Il 16 ottobre 2023, il Consiglio dei Ministri ha dato il via verde allo schema del disegno di Legge di Bilancio 2024, il quale include una serie di misure per sostenere le famiglie e i genitori lavoratori. Tra le novità in arrivo, uno degli interventi più significativi è il tanto atteso “bonus mamme 2024,” un’iniziativa finalizzata a promuovere la genitorialità e a offrire un sostegno economico alle madri lavoratrici.
Il cuore di questa iniziativa è rappresentato da uno sconto del 100 per cento sui contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dal secondo figlio in poi. Con il bonus mamme 2024, le lavoratrici madri saranno esentate dal versamento dei contributi previdenziali, che saranno invece coperti dallo Stato.
Questo intervento mira a ridurre il carico finanziario sulle spalle delle madri che lavorano, consentendo loro di investire più tempo ed energie nella cura dei propri figli. Come sottolineato dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “le madri con due figli o più non pagheranno i contributi a carico dei lavoratori.” In particolare, il beneficio sarà esteso alle madri con due figli fino all’età di 10 anni del figlio più giovane, mentre per le madri con 3 o più figli, l’incentivo sarà valido fino ai 18 anni del figlio più giovane.
Resta da chiarire se saranno previsti requisiti di accesso, come un limite di reddito o altri criteri. Questa misura è un segno tangibile dell’impegno del governo a sostenere le famiglie e a promuovere la natalità.
Oltre al bonus mamme 2024, la Legge di Bilancio 2024 conferma le maggiorazioni dell’assegno unico già in vigore nel 2023. Questo significa che le famiglie con figli a carico potranno continuare a beneficiare di importi più generosi della prestazione, come segue:
- Aumento del 50 per cento dell’importo per i figli con meno di un anno d’età.
- Aumento del 50 per cento della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.
- Stabilizzazione degli aumenti previsti per il 2022 in favore di nuclei familiari con figli disabili.
Ulteriori miglioramenti si registrano anche per quanto riguarda il congedo parentale, il quale consente ai genitori di trascorrere più tempo con i propri figli. Il 2024 vedrà l’introduzione di un ulteriore mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, da utilizzare entro i primi 6 anni di vita del bambino o della bambina. Questo si aggiunge ai 5 mesi di maternità retribuita al 100 per cento, al mese di congedo parentale all’80 per cento e agli 8 mesi al 30 per cento già previsti dalla legge.
La Legge di Bilancio 2024 prevede anche un notevole aumento del fondo per gli asili nido, con un incremento di risorse stimato tra 150 e 180 milioni di euro. Questo finanziamento supplementare mira a ridurre i costi per le famiglie che utilizzano tali servizi, incoraggiando al contempo la natalità.
Da notare che l’IVA ridotta sui prodotti per la prima infanzia, introdotta nella manovra precedente, non verrà rinnovata nella nuova legge di bilancio. Per ulteriori dettagli, sarà necessario attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2024. In ogni caso, queste misure dimostrano il forte impegno del governo nel sostenere le famiglie e la genitorialità in Italia.