A seguito delle molte discussioni e manovre per regolamentare il lavoro occasionale (culminate con il caso tanto discusso dei voucher) e nel tentativo di fornire diritti solidi al lavoratore in queste situazioni, il governo sta lavorando per stabilire un modo di passare a veri e propri contratti semplificati e gestibili perfino on-line, ad uso delle piccole aziende (fino a 5 dipendenti), che avranno un tetto unico di 5.000 euro (che potrebbe aumentare a 10.000 in caso si siano assunti categorie di lavori particolari, come studenti e disoccupati). Questo tipo di contratti sarà chiaro e porterà ad un facile riconoscimento di azienda e lavoratore, tempo e luogo di lavoro, e sarà escluso ai lavoratori per mansioni ritenute pericolose e operanti nell’edilizia.
Passare dai buoni, che avevano come unico limite il tetto a 2.000 euro a lavoratore, validi per qualsiasi tipo di azienda, a un vero e proprio contratto dedicato solo alle aziende più piccole, non può che far discutere. Il tetto unico a 5.000 euro e la registrazione on-line dell’attività concordata, sarebbero stabiliti per evitare che datori di lavoro furbetti utilizzino solo lavoratori occasionali per intere linee di attività. Pensare solo alle aziende più piccole non pare una soluzione ottimale, come sottolinea Maurizio Sacconi (Epi) per cui “il limite dei 5 addetti è sbagliato, e va tolto, visto che esigenze imprevedibili e occasionali le hanno tutte le imprese, di qualsiasi dimensione. Non solo le piccolissime”.
Di certo, riguardo la questione del lavoro occasionale, tutta la politica italiana è ancora molto tesa, fioccano quindi pareri e frasi lapidarie come il Mdp (movimento democratico progressista) che conferma il suo no alla reintroduzione dei voucher, mentre per i bersaniani questa decisione “Non risolve tutti i problemi sul tappeto. Bisogna avere il tempo per ragionarne”; chiede quindi una legge ragionata e almeno 60 giorni per esaminarla con la dovuta cura. La maggioranza ha quindi deciso di attendere risposte dal premier Gentiloni, prima di presentarsi alle riunioni riguardanti la manovra.