Negli ultimi tempi, si sente spesso affermare che il mercato del lavoro è in ripresa. Parole ripetute dallo stesso premier Gentiloni, che forte dei dati Istat ha dichiarato come la disoccupazione sia in calo tra i giovani. Ma è davvero questa la realtà? A un esame attento, purtroppo di no.
Il primo aspetto da considerare è che ” tasso di disoccupazione diminuito” è un dato che non conta quante sono le persone attualmente impiegate. Si, avete capito bene. Quello che viene considerato nel tasso di disoccupazione si considera quanti sono alla ricerca di un lavoro. Da questi sono esclusi circa 13 milioni e mezzo di italiani, che non stanno ricercando un’occupazione (inattivi); cifra tutt’altro che insignificante. Stando ai dati Istat, infatti, a fronte di 41.000 disoccupati in meno ci sono ben 38.000 persone in più che non stanno più cercando lavoro. La reale fluttuazione del tasso di disoccupazione è quindi dell’1,7%, seppur minima in positivo, ma non tanto quanto sbandierato in questi ultimi giorni.
Per avere un’idea più chiara della situazione lavorativa, bisogna prendere in considerazione il tasso di occupazione: ovvero la stima di persone che lavorano, rapportato al totale della popolazione. In questo senso, stando ai dati dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’Italia è ancora tra le nazioni in cui le persone hanno la più bassa percentuale d’impiego: si parla solo del 57,3% della popolazione. Ed è di questo che si dovrebbe parlare, non di “tasso di disoccupazione” (che ignora 13 milioni di inattivi), ma di “tasso di occupazione”.
Se a monte di questo, il Jobs Act si preoccupava di colmare il divario tra le due tipologie di lavoratori presenti nella nostra nazione (quelli assunti a tempo indeterminato e quelli precari o a tempo determinato), in realtà diventa difficile parlare di un successo, come molti politici affermano, perché in realtà i nuovi posti di lavoro si sono creati proprio nella seconda categoria. Insomma, a discapito di chiacchiere e vanterie, purtroppo ad oggi l’Italia sembra versare ancora in una situazione instabile e difficile, per quanto riguarda la possibilità di offrire un lavoro stabile e sicuro ai suoi cittadini.