Una professione sanitaria tra quelle che stanno ricevendo sempre più attenzione e interesse è quella del logopedista; l’esperto in valutazione e riabilitazione delle patologie relative alla comunicazione e al linguaggio. Si occupa anche dei vari disturbi dell’apprendimento e dei problemi legati alla lettura, calcolo, scrittura o la correzione delle funzioni orali, quando necessario. Nonostante si pensi spesso a questa figura impegnata a lavorare con i bambini, sono molti gli adulti che si avvalgono delle sue competenze.
Che siano sempre di più i giovani interessati alla professione di logopedista è chiaro dai dati universitari: a fronte delle centinaia di posti disponibili per frequentare il corso di laurea triennale sono migliaia le domane. Logopedia appartiene alle professioni sanitarie cosiddette della riabilitazione, ovvero alla classe di laurea 2 compresa nella facoltà di Medicina e Chirurgia, in cui rientrano anche Fisioterapia, Tecnica della riabilitazione psichiatrica, Terapia della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e Terapia occupazionale.
In Italia, l’accesso al corso di laurea di Logopedia è regolato da un test d’ingresso iniziale. Il numero di posti disponibili per ogni ateneo varia di anno in anno, ma rimane la costante del numero chiuso, quindi gli interessati dovranno ben prepararsi, visto il grande afflusso di persone che tentano di superare la prova. L’esame riguarda le stesse materie che interessano il test di medicina, ovvero: cultura generale, fisica, chimica, biologia, matematica, genetica e ragionamento logico. Il consiglio è quindi di prepararsi studiando sui libri appositamente scritti per le gli studi sanitari. Si possono controllare i propri progressi in varie piattaforme di e-learning dedicate alle professioni sanitarie.
Come molti corsi riguardanti le professioni sanitarie di riabilitazione, oltre alla consueta mole di studio (in questo caso riguardante principalmente biologia e in specifico conoscenze scientifiche riguardanti il linguaggio) si dovranno sostenere numerose ore di tirocinio (circa 3.000), per fare pratica e affinare le competenze che si stanno acquisendo.
Una volta conseguita la laurea, si diventerà logopedisti a tutti gli effetti, visto che non esiste un albo professionale a cui iscriversi e il titolo di studio permette già di esercitare la professione. Si potrà lavorare sia in uno studio privato che per enti pubblici (previo, ovviamente, il superamento di un relativo concorso).
Oltre alle specifiche competenze apprese con il corso di laurea, un buon logopedista si dovrà anche dimostrare una persona sensibile e con una buona capacità di relazione con i pazienti e i familiari degli stessi.
Diversi sono gli atenei, presenti nelle maggiori città italiane, in cui potersi iscrivere per affrontare il test d’ingresso propedeutico al corso di Logopedia. Tra le principali ricordiamo: l’Università degli studi La Sapienza, a Roma, per quanto riguarda il centro; l’Università degli Studi di Milano, per il nord; L’Università degli Studi di Napoli Federico II, per il sud.