Dal 1° agosto, i benzinai in Italia sono tenuti a seguire nuove regole riguardanti l’esposizione dei prezzi medi di benzina, diesel e gas. Se un distributore non adempie a questa disposizione del decreto Carburanti, sono previste sanzioni amministrative che vanno da 500 a 6.000 euro. In caso di violazioni ripetute, l’attività potrebbe essere sospesa per un periodo che va da 7 a 90 giorni.
La Guardia di Finanza è incaricata di verificare il rispetto di queste nuove norme e può essere contattata al numero 117 per segnalare eventuali irregolarità. Essa verifica non solo la presenza della cartellonistica corretta, ma anche la veridicità dei dati esposti, confrontandoli con quelli forniti dal Ministero delle imprese e del made in Italy.
Il ricavato delle multe viene destinato a un’apposita sezione del bilancio dello Stato per l’implementazione di infrastrutture informatiche e telematiche per la rilevazione dei prezzi dei carburanti e per iniziative volte a favorire la trasparenza e la consapevolezza dei consumatori.
Inoltre, dal 1° agosto 2023, ogni stazione di servizio deve esporre chiaramente il prezzo medio regionale o nazionale di benzina, diesel e gas, oltre ai prezzi praticati dal distributore stesso. I cartelli devono essere aggiornati quotidianamente entro le 10:30 del mattino e i numeri riportati devono avere una dimensione minima di 12 centimetri.
I distributori in “self-service” devono mostrare solo i prezzi medi dei carburanti erogati tramite questa modalità, mentre quelli in autostrada devono riportare il prezzo medio a livello nazionale. Tutti gli altri distributori esporranno il prezzo medio della regione, comunicato dal Ministero.
Queste nuove disposizioni mirano a promuovere la trasparenza dei prezzi dei carburanti e a fornire maggiori informazioni ai consumatori. Sebbene alcuni benzinai abbiano mostrato resistenza verso tali regole, le nuove norme hanno lo scopo di fornire una maggiore chiarezza al mercato della benzina e dei suoi distributori.