La disparità di genere nel mondo del lavoro è un fenomeno che persiste da troppo tempo. Nonostante progressi significativi siano stati fatti in Italia e in altri Paesi per raggiungere un concetto più equo ed equilibrato nell’ambito lavorativo, c’è ancora molta strada da fare.
Riguardo al gender pay gap, l’approvazione unanime della Camera del testo unico con le proposte di legge sulla parità salariale tra uomo e donna il 13 ottobre 2021 rappresenta un passo importante. Tra le varie misure menzionate, c’è l’esenzione contributiva rivolta a tutte le aziende private in possesso della certificazione di parità di genere.
Questa misura ha lo scopo di promuovere l’uguaglianza e sostenere la presenza femminile all’interno delle aziende. La certificazione di parità di genere è un documento che attesta l’effettiva attuazione di politiche di parità di genere all’interno di un’azienda.
L’introduzione di questa certificazione ha conseguenze positive per le aziende, che possono beneficiare di esenzioni contributive, e per le lavoratrici donne, che possono godere di maggiori tutele sul posto di lavoro e di contesti professionali più accessibili e inclusivi. Le aziende che intendono ottenere la certificazione di genere dovranno presentare una domanda a specifici organismi di valutazione.
Il decreto del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha individuato i KPI (key performance index) per ottenere la certificazione di genere, con percentuali di peso complessive nel processo di valutazione. L’azienda che intende conseguire la certificazione dovrà ottenere un punteggio di almeno 60 su 100.
Lo sgravio contributivo per le imprese del settore privato sarà pari all’1% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per il personale impiegato nel periodo di validità della certificazione di parità di genere. Le aziende con la certificazione di genere possono fare domanda per ricevere l’esonero contributivo direttamente sul sito dell’INPS, presentando le informazioni richieste.
In conclusione, l’esonero contributivo può rappresentare un incentivo importante per contrastare l’inequità di genere nel mondo del lavoro, favorendo la partecipazione femminile e incentivando nuove politiche attive nell’ambito dell’occupazione delle donne.