Tra le professioni che da sempre si associano (giustamente) a un’idea di salvaguardia delle persone, a farla da padrone si pensa spesso a quella del vigile del fuoco. Si parla di un lavoro di responsabilità, non certo facile e alla portata di tutti, che non riguarda solo il domare o limitare i danni di un incendio, ma soprattutto l’aiutare e proteggere persone e territorio. Per gli interessati a questa professione, troverete in questo articolo una breve guida sui passi da percorrere per diventare vigile del fuoco.
Per svolgere questa professione si deve avere un ottimo stato psico-fisico e soddisfare altri requisiti al fine di entrare a far parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, composto non soltanto da vigili del fuoco in servizio permanente, ma anche da vigili del fuoco volontari, chiamati in caso di necessità per offrire aiuto e supporto.
I compiti principali che i vigili del fuoco sono tenuti riguardano principalmente il soccorso in occasione di incendi, di incontrollati rilasci di energia, di improvviso o minacciante crollo strutturale, di frane, di piene, di alluvioni o di altra pubblica calamità. Inoltre, dovranno intervenire anche per contrastare i rischi derivanti dall’impiego dell’energia nucleare e dall’uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.
Gli interessati a entrare in servizio come vigile del fuoco volontario dovranno soddisfare questi requisiti:
– essere in perfette condizioni psico-fisiche
– avere al massimo 37 anni
– avere la cittadinanza italiana e il godimento dei diritti politici
– aver conseguito un diploma di istruzione secondaria di primo grado
Se si rientra in questi requisiti si dovrà presentare una domanda di arruolamento presso il Comando Provinciale di residenza o al Comando dei vigile del fuoco della provincia limitrofa.
In generale, il servizio dei volontari verrà richiesto sono in stretta necessità, come nel caso di disastri naturali e calamità. Gli ambiti in cui possono rientrare i volontari e tra cui bisogna scegliere al momento in cui si presenta la domanda sono due:
– impiego per le esigenze del Comando con periodi di richiamo in servizio per 20 giorni
– impiego per le esigenze di un distaccamento volontario (nel qual caso è richiesta e necessaria la residenza nel comune in cui ha sede il distaccamento)
Per entrare a far parte del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco come vigile del fuoco in servizio permanente è necessario superare un concorso pubblico, a cui si può accedere soddisfacendo questi requisiti:
– essere in perfette condizioni psico-fisiche
– avere al massimo 30 anni
– avere la cittadinanza italiana e il godimento dei diritti politici
– aver conseguito un diploma di istruzione secondaria di primo grado
Il bando si troverà sulla Gazzetta Ufficiale, e il concorso sarà indetto dal Ministero dell’Interno, che è l’organo statale preposto. Si tratterà quindi di superare varie prove scritte, orali oltre ad altre pratiche e fisiche. Superato il concorso, si entrerà poi nelle graduatorie nazionali, dalle quali si entrerà poi in servizio attivo.
I vigili del fuoco tengono in costante sviluppo la loro formazione, seguendo periodicamente corsi di formazione e aggiornamento professionale, aspetto molto importante per il rendimento del loro lavoro.