Il progetto Erasmus è attivo fin dal 1987, grazie alla Comunità Europea, e si occupa di fornire agli studenti universitari la possibilità di vivere e studiare in un paese estero dell’Unione, per un periodo di alcuni mesi, fino a un massimo di un anno. Si tratta di un vero e proprio periodo di studio, visto che la propria università riconoscerà gli esami sostenuti in questo periodo, a cui si aggiunge l’importanza dell’esperienza all’estero. Dal 2014 (fino al 2020), l’Unione Europea ha varato il programma Erasmus+, con un budget aumentato del 40%, che permetterà a più di 4 milioni di persone di beneficiare di questa bellissima e formativa esperienza.
L’Erasmus è ormai una realtà ben conosciuta nell’ambiente universitario, valorizzata soprattutto dalla possibilità di mescolarsi e comprendere culture diverse dalla propria, aspetto che rimane probabilmente il fondamentale di questa esperienza. Già dall’inizio, lo scopo era proprio quello di permettere ai futuri laureati di avere un miglior punto di vista di quella che sarebbe stata l’Unione Europea, caratteristica rimasta ad oggi invariata.
Il grande successo riscosso dal programma Erasmus (diventato un fenomeno di culto tra i giovani), ha fatto si che ogni anno le richieste di partecipazione superino di gran lunga i posti resi disponibili dall’Unione Europea. Gli studenti che hanno partecipato al programma, riportano sempre pareri positivi dell’esperienza, sia a livello persona che professionale, perché spesso i datori di lavoro tengono in buona considerazione questo tipo di esperienze formative all’estero, in cui le persone possono affinare le proprie competenze linguistiche e culturali. Quindi è giusto ritenere che questa esperienza riesca a migliorare le possibilità di essere assunti, fornendo allo studente alcuni punti di vantaggio.
Nell’ottica dell’importanza di quanto detto, l’Unione Europea ha ritenuto di dover far potenziare il programma, dando vita all’Erasmus+ (ErasmusPlus), con un budget molto superiore, che sarà in grado di fornire la possibilità a oltre 4 milioni di persone di beneficiare di questa esperienza all’estero, per studiare e migliorare lo scambio culturale. In pratica, Erasmus+ riunirà vari programmi attivi in questo campo, come: Erasmus, Erasmus Mundus, Leonardo da Vinci, Gioventù in Azione, Comenius, Grundtvig, Tempus, Alfa ed Edulink.
In questi 7 anni, i campi in cui saranno spesi la maggior parte dei fondi sono quelli della Formazione e della Istruzione, mentre un 10% è stimato per il settore Gioventù. troviamo anche il 2% stanziato per lo Sport; una nuova competenza di cui si occuperà il programma. Un’altra novità è il fatto che Erasmus+ ora è disponibile non solo per gli studenti universitari, ma per tutti gli studenti tra i 13 e i 30 anni. A livello linguistico, invece, ora il candidato alla borsa di studio, dovrà possedere il livello di competenza B2 o, in alcuni casi, il livello C1 per le destinazioni di area inglese, il livello B1 o B2 per quelle di area francese, livello B1 o B2 per l’area tedesca e livello B1 per quella spagnola.
Erasmus+ è partito a Gennaio del 2014, e già nel primo anno ha dato ottimi risultati, continuando a essere un punto di riferimento per la formazione e lo scambio interculturale. Non solo gli studenti possono beneficiare di questa opportunità, ma anche insegnati, tirocinanti, studenti di scuole professionali e giovani nuovi al mondo del lavoro. Se ne avete la possibilità, sfruttate questa preziosa e interessante opportunità formativa.
Chi fosse interessato a maggiori dettagli, li potrà trovare nel sito dell’Erasmus+, insieme alle numerose notizie relative a questo progetto.