Una professione che, nel caotico e sempre più mutevole mondo del lavoro, ha guadagnato nel tempo maggior rilievo e importanza è quella del Consulente del Lavoro. Si parla di un libero professionista che offre la propria consulenza ad aziende di qualsiasi tipo (in genere piccole o medie), riguardo la gestione delle risorse umane e spesso alla contabilità e al versamento dei tributi. Si tratta quindi di una persona che fa da ponte tra azienda, impiegato e istituzione pubblica, trovandosi a gestire anche i contatti con INPS, INAIL e Agenzie delle Entrate.
In questo breve articolo, vi daremo delle linee guida su quale strada percorrere per diventare Consulente del Lavoro.
Il primo passo per iniziare il cammino che vi porterà a diventare Consulente del lavoro è quello di impegnarvi negli studi per ottenere una laurea triennale in Economia, Scienze politiche o Giurisprudenza. Qualsiasi di questi campi è utile a fornire una formazione base a un aspirante Consulente del lavoro, che nella sua futura professione dovrà dimostrare di avere una preparazione molto varia e in grado di spaziare in diversi settori. Un professionista dovrà dimostrare di saper offrire alle imprese servizi come: amministrazione del personale, calcolo del costo del lavoro, delle operazioni societarie, e di saper gestire certificazioni, contratti e dichiarazioni delle denunce fiscali, previdenziali, assicurative ed assistenziali. Insomma, il Consulente del lavoro dovrà avere un notevole bagaglio di conoscenze da poter sfruttare, per sbrigare i suoi compiti al meglio, dimostrando di saper gestire la responsabilità date al suo ruolo.
Dopo la laurea, il percorso di studi, quindi, non è certo finito: secondo quanto presente nell’articolo 9 comma 6 del DL 24/01/2012 e successive modificazioni, per ottenere il titolo di Consulente del lavoro si dovrà svolgere un praticantato obbligatorio per un periodo di 18 mesi, presso lo studio di un consulente. In questo lasso di tempo, il praticante avrà modo di imparare a sfruttare le sue competenze sul campo e ad apprenderne di nuove e più complete, necessarie per poter in seguito svolgere il suo lavoro anche in proprio.
Al termine di questo periodo, gli aspiranti dovranno sostenere un esame di Stato per essere iscritti ufficialmente nell’Ordine professionale dei Consulenti del lavoro. L’esame sarà sostenuto in varie sessioni autunnali, si terrà presso la Direzione Regionale del Lavoro e consiste in 2 prove scritte, propedeutiche alla finale prova orale.
Il regolamento dell’Ordine prevede poi che un Consulente del lavoro regolarmente abilitato debba compiere una costante aggiornamento, regolato da una formazione continua obbligatoria che consiste nel raggiungimento dei 50 crediti formativi ogni 2 anni. Questo permette ai professionisti di rimanere aggiornati, continuando a comprendere i continui mutamenti del mondo del lavoro.
Nel sito ufficiale dei Consulenti del lavoro potrete trovare molte altre informazioni, dettagli e aggiornamenti su questa moderna professione, ad oggi una delle più richieste.