Il curriculum vitae è l’indispensabile biglietto da visita che permette a una persona di presentarsi a un datore di lavoro, mettendo in risalto le proprie caratteristiche e soprattutto le esperienze lavorative attinenti al ruolo per cui ci si propone, quindi è ben chiara a tutti l’importanza di questo documento personale. Ma chi è privo di esperienze, come può sperare di redigere un curriculum accattivante o quantomeno efficace per la selezione? Spesso chi deve affrontare per la prima volta il compito di stilare il proprio curriculum ha paura di non avere nulla da dire, a volte finendo per riempirlo di dati futili e impropri. Certo può non essere semplice rendere interessante il proprio curriculum, senza scendere nel banale, per questo vogliamo darvi alcuni piccoli suggerimenti.
In primo luogo, sembra inutile dirlo ma non lo è, inserite chiaramente tutti i dati personali, tra cui un recapito a cui poter essere contattati, meglio ancora se sono presenti sia numero di telefono sia indirizzo e-mail. Fatelo, mantenendo una scelta di caratteri e impaginazione chiara e leggibile, piuttosto che favorire caratteri estrosi e formati di difficile lettura. Scrivete senza troppi fronzoli e senza dilungarvi per non annoiare la persona che dovrà leggerlo. In questo può essere utile affidarsi a una forma standard precompilata, come il curriculum vitae europass. Meglio presentare un curriculum breve e chiaro (d’altra parte non avrete esperienze da elencare), anche se solo di una pagina, che riempire pagine di dettagli inutili per l’esaminatore. Inserite in ordine dati anagrafici e poi i vari titoli di studio (diploma, laurea, master o eventuali certificazioni), magari spendendo una riga in più per quelli attinenti al lavoro per cui vi proponete. Uno spazia sarà poi dedicato alla conoscenza delle lingue straniere e alla competenza con i computer, due aspetti sempre più importanti nei lavori moderni.
Un aspetto molto importante è ragionare su quali sono le caratteristiche del lavoro che si vorrebbe arrivare a svolgere, perché anche tra i vostri studi, interessi o qualità personali ci saranno quelli più indicati per un ruolo piuttosto che per un altro, mentre alcuni potranno essere tralasciati. Questo, sempre a favore di quella scorrevolezza di lettura di cui si parlava, oltre al vantaggio di dimostrare di poter essere la persona giusta per quel lavoro, piuttosto che una persona in grado di ricoprire qualsiasi impiego, grazie a pregi generici. Fare colpo su chi legge il curriculum, senza strafare o esagerare e dimostrando di conoscere la ditta per cui vorreste lavorare. Se le lingue straniere sono importanti per il lavoro desiderato, dettagliate i periodi trascorsi all’estero, se invece vi proponete come pasticcere, questo aspetto andrà appena accennato.
Nella parte finale del curriculum, nell’inserire gli sport, gli hobby e le passioni che riempiono il vostro tempo libero, pensate sempre che queste devono servire a presentarvi come un certo tipo di persona e non devono essere messe in evidenza solo per “far vedere” che siete tipi impegnati. A volte, addirittura, un eccesso di interessi fa pensare a una persona che si gode fin troppo il tempo libero (magari sacrosanto, ma potrebbe non far una buona impressione sul un futuro datore di lavoro). Quindi anche in questo caso, attenti a non strafare.
Infine, spendete sempre qualche riga per spiegare la motivazione che vi spinge verso un certo lavoro: cosa vorreste imparare e come potrete contribuire al futuro dell’azienda. Se devono scegliere voi tra tanti candidati, spiegategli il perché, mostrando la vostra motivazione e l’interesse che provate verso la posizione che vorreste arrivare a coprire.