Il coworking è uno stile lavorativo, tramite il quale più persone (in genere liberi professionisti) si riuniscono condividendo uno spazio, anche se impegnate in progetti diversi. Nato intorno a metà degli anni duemila negli Stati Uniti, il coworking era ormai un’evidente necessita per molti professionisti che si ritrovavano (e si ritrovano ancora oggi) a lavorare in un contesto di solitudine, magari per svolgere lavori da casa o per cui si sfrutta la connessione di luoghi pubblici come bar e caffè. Questi professionisti sentivano il bisogno di aggregarsi e di sfuggire allo loro routine lavorativa distaccata, oltre ad avere la necessità di lasciare l’ambiente domestico per evitarne le tipiche distrazioni.
Oggi è ormai evidente che il coworking non è solo condivisione di una spazio fisico (vantaggio comunque indiscusso) ma serve soprattutto come fonte di aggregamento e stimolo, per creare un ambiente lavorativo che favorisca la collaborazione e lo scambio di idee, in modo da creare un vero e proprio networking anche per persone che vengono da organizzazioni o ditte diverse. Si tratta di un vero e proprio bisogno creativo e generazionale, spinto anche dalle nuove tipologie di lavoro. I vantaggi economici, primo tra tutti la suddivisione dell’affitto dello spazio condiviso ma anche delle spese sulle risorse utilizzate, sono quindi solo una parte delle motivazioni per cui lavorare in coworking.
I siti scelti come sedi per il coworking, sono in genere luoghi aperti (loft industriali o spazi lavorativi con varie postazioni), utilizzati come uffici condivisi, sempre accessoriati con le necessarie tecnologie di base, dalla connessione internet alle stampanti. Ma ci sono anche progetti di coworking legati ai territori agricoli, talvolta promossi dagli enti statali stessi; fu il caso del Comune di Milano che tramite un bando assegnò cinque spazi a vocazione rurale, in modo da sfruttare le potenzialità del territorio e affidarlo a gente interessata al suo sviluppo.
Gli spazi di coworking ospitano due tipologie di attività: verticali e orizzontali. Quelle verticali riuniscono professionisti che operano nello stesso campo (come Impact Hub e Multiverso) mentre quelle orizzontali ospitano persone che lavorano in diversi settori (come Lab121 e Cowo360). Entrambe offrono vantaggi specifici, da valutare in base alle necessità del professionista che intende farne parte.
In Italia, questa opportunità lavorativa è ormai ben conosciuta, tanto da poter vantare un progetto che dal 2008 aprì al nostro paese la possibilità di lavorare in coworking. Stiamo parlando di Cowo, i cui fondatori avevano intuito le grandi potenzialità di questa idea e hanno contribuito a portare il coworking nel nostro paese. Nel loro sito si può trovare tutto ciò che riguarda questa realtà, in relazione al territorio italiano. Attualmente si possono trovare solidi spazi cowo nelle grandi città come Milano, Torino e Roma, ma si stanno diffondendo anche in molte altre zone e in città più piccole.
Gli enti nazionali e locali si stanno adoperando per supportare le strutture di coworking nei propri territori, tramite bandi e incentivi, riconoscendone così a tutti gli effetti la validità e l’efficacia. Ad oggi, sono tre i modelli seguiti nella nostra nazione per il supporto del coworking.
Il primo modello si basa sul sostegno ai lavoratori, in cui si forniscono supporti (in forma di voucher) per chi ha deciso di lavorare tramite coworking riconosciuti. In questo modo si raggiunge la doppia finalità di promuovere questo stile lavorativo, supportando i giovani in questo particolare percorso lavorativo, e di creare una sorta di albo in cui saranno presenti gli spazi di coworking accreditati.
Il secondo modello si occupa di fornire finanziamenti, in modo da favorire la nascita di spazi di coworking, magari mirati a specifici soggetti, come nel caso di Lucca, in cui venne istituito un bando per la creazione di uno spazio coworking riservato a donne imprenditrici.
Il terzo modello riguarda la partnership con il privato sociale, che ha l’intento di riqualificare degli spazi. è il caso di una cittadina del Piemonte, Omegna, esempio tra i più riusciti, in cui una struttura che ospitava una fabbrica è stata adibita a Museo del Casalingo, con annessi vantaggi anche legati al turismo.
Chi fosse interessato a questo particolare metodo lavorativo, deve sapere che esiste anche uno specifico motore di ricerca italiano che riguarda il coworking: Coworkingfor.