Per molti giovani (e non) aprire un’attività in proprio è un sogno, spesso difficile da realizzare. In questo senso un grosso aiuto viene dalla possibilità di aprire un’attività in franchising, ovvero stipulare quell’accordo attraverso il quale una società o una persona (franchisee) acquista il diritto di impiegare il marchio e parte della conoscenza ed esperienza di un’azienda (franchisor).
Le tipologie di franchising abbracciano vari settori e si diversificano l’una dall’altra ma quella più diffusa (almeno in Italia) è certo il Franchising di distribuzione, grazie alla quale il franchisee può aprire un negozio in cui espone e vende il prodotto dell’azienda con cui è entrato in affari. In genere si tratta di negozi al dettaglio, che siano di moda, alimentari o altro.
Tra le altre tipologie troviamo il franchising industriale, in cui un marchio (in genere grande e solido) accorda brevetti e permette di realizzare e vendere il proprio prodotto, come per le aziende di bibite, oppure il franchising di servizi, in cui il franchisee si occuperà non di vendere beni ma di fornire servizi in linea con le competenze del franchisor; basta pensare ad aziende di spedizione, come Mail Boxes Etc. Ci sono poi forme di franchising miste e particolari, adatte a diverse tipologie di lavori.
Ma quali sono i vantaggi nell’aprire in franchising, invece che in proprio? I vantaggi sono tanto ovvi quanto importanti nel settore del commercio, perché riguardano:
1 – l’investimento, che sarà ponderato e stabilito dal rapporto delle due parti. Quindi, non ci saranno spese “a sorpresa”, ovvero il franchisee non si ritroverà ad affrontare spese non calcolare e impreviste come capita spesso agli imprenditori, e il rischio economico che si corre sarà limitato;
2 – la competenze, perché il franchisor metterà a disposizione la sua esperienza e il suo know-how tanto per formare il franchisee quanto per assicurarsi, sia all’inizio che in seguito, che ci sia
3 – una buona valutazione delle possibilità di mercato nella città o zona a cui dovrà far riferimento la nuova attività, evitando che l’inesperienza porti danni all’attività ancora prima d’iniziare e aiutando con i propri mezzi, di certo superiori a quelli del franchisee.
Oltre a questo, il franchisee beneficerà di numerosi vantaggi, in base al tipo di contratto stipulato con il franchisor. Di certo, ovviamente, godrà del vantaggio di aprire un’attività sfruttando un marchio già conosciuto e di successo. La possibilità di avere merci in conto vendita, che saranno pagate al fornitore solo in caso si riesca a piazzarle, restituendo invece l’invenduto. In diversi casi ci saranno agevolazioni anche per la struttura, magari con la possibilità di ottenere mobilio o attrezzature in comodato d’uso. La certezza di avere un’esclusività territoriale, perché è tanto negli interessi del franchisee quanto in quelli del franchisor non avere troppi negozi con lo stesso marchio in un’area, che finirebbe per sovrapporsi, registrando così un sicuro calo di vendite. Una linea esperta di merchandising, seguita per la durata del contratto e non solo agli inizi. Inoltre, da non sottovalutare, un aiuto nello stabilire il luogo migliore per aprire la sede fisica affiliata.
Cosa ci guadagno in tutto questo il franchisor? Ovvero, come ripaga il franchisee la sua controparte per i vantaggi che ottiene? In genere, chi apre un’attività in franchising si ritroverà a pagare al franchisor un entry fee e delle royalty. L’entry fee è un contributo versato all’inizio della collaborazione, che potrà essere più o meno oneroso in base alle competenze messe a disposizione del franchisee, mentre le royalty sono una somma di denaro, richiesta dal franchisor per poter sfruttare la sua proprietà. Le royalty sono di due tipi: a percentuale, ovvero in base a quanto guadagnerà l’impresa oppure a quota fissa. Quest’ultimo caso potrebbe rivelarsi più azzardato, in caso gli affari non fossero comunque a livello delle aspettative.
Un altro aspetto importante, che un imprenditore dovrebbe tenere in considerazione, è la forte pressione che l’azienda franchisor potrebbe richiedere su quali e quanti prodotti esporre, riguardanti il proprio marchio, talvolta obbligando a scelte in tal senso.
Ci sono diversi siti che si occupano di aiutare gli interessati a trovare la giusta attività di franchising. Tra i più visitati troviamo:
http://www.aprireinfranchising.it/
http://www.franchising.it/