L’INPS mette a disposizione dei cittadini e delle famiglie in difficoltà l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF), con il quale si spera di dare un sostegno a tutte quelle persone in difficoltà, ora più che mai a causa della crisi.
La cifra che potrà essere erogata a beneficio della famiglia, può raggiungere il tetto massimo di 1.300 euro mensili, fino a Luglio 2015. L’ANF sarà a disposizione di quelle famiglie in cui si trova un lavoratore dipendente o un pensionato da lavoro dipendente, il cui reddito complessivo è inferiore a quanto determinato dalla Legge (cifra che potrebbe cambiare di anno in anno).
Ecco quali sono le caratteristiche di una famiglia che può ricevere l’ANF:
• il richiedente lavoratore o il titolare della pensione;
• il coniuge che non sia legalmente ed effettivamente separato, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia (gli stranieri poligami nel loro paese possono includere nel proprio nucleo familiare solo una moglie);
• i figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno;
• i figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati, previa autorizzazione. (Inabili sono quei soggetti che, a causa di una carenza fisica o mentale, sono impossibilitati a svolgere con profitto una professione.)
• i figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni compiuti e inferiore ai 21 anni compiuti, purché facenti parte di “nuclei numerosi”, cioè nuclei familiari con almeno 4 figli tutti di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione;
• i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti (collaterali o in linea retta non a carico dell’ascendente), minori o maggiorenni inabili, solo nel caso in cui essi sono orfani di entrambi i genitori, non abbiano conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non siano coniugati, previa autorizzazione;
• i nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni, viventi a carico dell’ascendente, previa autorizzazione.
Queste sono le persone che possono ricevere l’Assegno al Nucleo Familiare:
• lavoratori dipendenti;
• ai lavoratori dipendenti agricoli;
• lavoratori domestici;
• lavoratori iscritti alla gestione separata;
• titolari di pensioni (a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fondi speciali ed Enpals);
• titolari di prestazioni previdenziali;
• lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
Ogni anno va rinnovata la richiesta dell’ANF, tramite il proprio datore di lavoro (in caso il richiedente sia un lavoratore dipendente), tramite il modello ANF/DIP (SR16) oppure direttamente all’Inps, in caso colui che farà domanda sia un addetto ai servizi domestici, un operaio agricolo dipendente a tempo determinato o un lavoratore iscritto alla gestione separata.
Nel caso la richiesta avvenga per mezzo dell’INPS, si può fare anche tramite i servizi telematici presenti nel portale dell’Istituto (servizio di “Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito”), da ogni cittadino munito di PIN, oppure grazie al numero 803164 da rete fissa o il numero 06164164 da cellulare.
Chi desidera maggiori o più specifiche informazioni può visionare il portare dell’INPS, alla sezione relativa all’ANF:
http://www.inps.it/portale/default.aspx?sID=%3b0%3b5673%3b&lastMenu=9586&iMenu=1&p4=2