Se state rivolgendo uno sguardo all’estero in cerca di opportunità, ma avete deciso di non tentare in Irlanda, sapendo dell’austerità cui è soggetta da anni, sembrano arrivare finalmente buone notizie.
Il ministro delle Finanze, Michael Noonan, ha annunciato che l’Irlanda è in procinto di abolire il “Double Irish arrangement”, quel sistema fiscale che ha permesso alle multinazionali con sede in Irlanda di spostare i propri profitti verso paradisi fiscali.
Il ministro Noonan ha elogiato i grandi sacrifici fatti dal popolo irlandese negli ultimi sette anni, sottolineando che è anche grazie a questi che l’economia irlandese sta crescendo al maggior tasso tra le nazioni sviluppate. Insomma, la ripresa economica sta andando bene.
Con l’abolizione del “Double Irish arrangement” dall’anno prossimo le nuove aziende non potranno usufruire delle agevolazioni, mentre quelle che già ne beneficiano vedranno le loro liberalità diminuire gradualmente, fino a sparire del tutto entro il 2020.
In futuro, le aziende che si registreranno in Irlanda o che già lo sono, dovranno anche avere la residenza fiscale in Irlanda.
Stando alle parole di Noonan, però, rimarrà invece in vigore un’altra misura molto criticata dall’Europa: l’aliquota dell’imposta sulle società al 12,5%.
Il ministro ha anche annunciato un leggero miglioramento applicabile al singolo, tagliando il tasso fiscale dal 41% al 40% e alzando la soglia inerente il 40% da 32.800 euro a 33.800 euro.
Rimarrà invece in vigore la Value Added Tax (l’equivalente dell’IVA) al 9% per il settore dell’ospitalità (per spingere il turismo).
Oltre a questo, c’è stato un annuncio da parte del Ministro per la Spesa Pubblica, Brendan Howlin, che ha dichiarato leggeri aumenti a favore di famiglie e anziani.
La Howlin ha anche affermato che nonostante il miglioramento delle statistiche riguardanti l’economia irlandese siano un “tributo agli Irlandesi. Non tutto è sistemato, non tutto è come dovrebbe essere. C’è ancora strada da fare ma i risultati raggiunti nonostante le avversità sono significativi.”
Sembra proprio che per il popolo irlandese, così come per gli aspiranti emigranti le cose stiano migliorando.